CARTA D'IDENTITÀ
Interessantissimo documento testimonianza del periodo antecedente agli anni trenta (siamo nel 1929), questa carta d'identità è quasi uno spaccato della vita paesana di quel periodo.
Com'è facilmente deducibile dal simbolo presente sulla controcopertina, siamo nell'anno quinto dell'era fascista e il nostro paese era ancora una frazione di Civitaluparella.
Sono interessantissimi gli appunti riportati a mano sul retro del documento (EMERENZIANA MAIOCCO IN MARIANO e, sottolineato, MORTO PAPA 20 /11/1931) dove Emerenziana Maiocco doveva certamente essere una parente del possessore della carta d'identità e il "papa morto" doveva essere il genitore dello stesso. Il documento era diventato in pratica, per il suo possessore, una specie di scheda anagrafica della famiglia in cui erano riportati tutti i dati salienti della stessa.
L'intestatario della carta d'identità risulta essere un cuoco (professione invidiabile a quei tempi) con un segno particolare, una cicatrice alla mano sinistra, che l'uomo si era probabilmente procurata durante il suo lavoro.
Il documento si chiude con la firma illeggibile del Podestà parzialmente coperta da una vistosa macchia d'inchiostro.
 
 
La soffitta