ANATEMI
CHE TU POSSA DIVENTARE MONCO,
CHE TU NON TI POSSA PIÙ MUOVERE
È questa un'altra sentenza usata in maniera sconsiderata senza rendersi conto delle sue possibili conseguenze.
In generale ci auguriamo che chi lancia l'anatema lo faccia in un momento di rabbia e non per convinzione e che speri sempre che esso non sia avveri. C'è però qualcuno che è convinto che ci siano persone con il particolare talento per la "mmallizzone". Secondo loro, tali soggetti non hanno bisogno di sforzarsi per far sì che la sentenza giunga a "buon fine", ma sono dotati di una particolare predisposizione e per questo sono temuti, tenuti a debita distanza o assecondati.
A conferma di ciò si narra di un nostro compaesano che si era fatta una simile nomea soltanto perché una volta aveva "colto nel segno" proprio con l'anatema "ti puozze ciuncà" lanciato ad un conoscente. Quest'ultimo uscendo di casa, in pieno inverno e con tanto di ghiaccio in terra, ruzzolò giù per le scale finendo in ospedale e restando ingessato, a seguito di complicazioni, per ben quattro mesi.
Il termine ciuncà era inoltre spesso usato anche per intimare ai bambini troppo vivaci di sedersi e stare buoni per qualche minuto. È, infatti, ben nota la frase: "E ciùnchete a 'na vie!" (e stai fermo per un po', come un monco, da qualche parte!).