S. VINCENZO FERRER

 

Vincenzo nacque a Valenza il 23 gennaio del 1350 da Guglielmo Ferrer e da Costanza Miguel. Si racconta che la madre di S. Vincenzo, prima di metterlo alla luce, udì, come la madre di S. Domenico "latrati di cagnoletto" nel grembo. Nacque così a Valenza un altro grande Domini-canis, Vincenzo, il Predicatore per antonomasia. Egli vestì l'abito religioso il 5 febbraio 1367 e prese i voti l'anno seguente. Nel 1399 iniziò la sua missione di apostolo pellegrinante in Spagna, Italia, Francia, Inghilterra. L'entusiasmo suscitato dalla sua predicazione era tale che lo seguivano folle oceaniche.

Molti i miracoli attribuiti a S. Vincenzo Ferrer; due ovali custoditi nella cappella di S. Vincenzo nella Basilica di S. Maria della Sanità rappresentano, appunto, due tra i più popolari prodigi a lui attribuiti.

Il primo consiste nella salvezza di un muratore che stava cadendo da un andito. Questo prodigio fu reso ancora più strepitoso in quanto S. Vincenzo, in attesa del permesso del suo Superiore per eseguire il miracolo, mantenne il giovane sospeso a mezz'aria. L'altro dipinto narra della resurrezione di una donna a cui S. Vincenzo ordinò poi di attestare essere lui l'Angelo dell'Apocalisse.

Nella prima metà del XIX secolo una epidemia di colera colpì Napoli; il popolo della città ed in particolare il popolo del rione Sanità, chiese l'intercessione di S. Vincenzo Ferrer. La grazia fu accordata, l'epidemia cessò e dalla Basilica di S. Maria della Sanità, in ringraziamento al santo, partì una solenne processione con la sua statua che percorse l'intero rione.

Da allora S. Vincenzo Ferrer fu annoverato fra i compatroni della città di Napoli e, poco dopo, un busto in argento fu collocato nella cappella del Tesoro di S. Gennaro nel Duomo di Napoli come ex voto da parte della città. Ancora oggi, dopo più di 150 anni, il culto per S. Vincenzo Ferrer nel rione Sanità è molto sentito.

Fino a qualche decennio fa, in occasione della processione di S. Vincenzo, che avviene l'ultima domenica di giugno ed il primo martedì di luglio, c'erano anche dei grandi festeggiamenti, la famosa festa del "munacone", a cui prendevano parte i più importanti artisti del tempo. I festeggiamenti si chiudevano con uno splendido spettacolo pirotecnico e con "l'incendio del campanile" di Fra' Nuvolo della Basilica di S. Maria della Sanità. Quest'ultima, proprio per il forte legame del popolo del rione Sanità a S. Vincenzo, è conosciuta più come chiesa di S. Vincenzo che con il suo originario titolo di S. Maria della Sanità.

Il santo si spense a Vannes il 5 aprile 1419 e il 29 giugno 1455 fu elevato agli onori degli altari da papa Callisto III. Si commemora il 5 aprile.