È 'NTRATE LA CRONE DI L'AFFETTE TRA TUTT'E DUE LE GAMBE
Al tempo in cui fu pronunciata, tale frase sarebbe stata sicuramente censurata vista l'ambiguità del suo significato.
In effetti, la censura non venne mai a conoscenza della sua enunciazione e probabilmente, anche se ciò fosse successo, sarebbe stata sicuramente clemente nei confronti di chi l'aveva pronunciata.

Per meglio comprendere la frase, è necessario conoscere la situazione nella quale fu detta: l'epilogo non proprio positivo di un fidanzamento tra due giovani del paese. Dopo circa un anno di tormentata relazione, i due ragazzi decisero di chiudere definitivamente il loro rapporto con conseguente meraviglia di tutti i compaesani. Come spesso succede quando una relazione è da poco finita, i giovani continuavano a frequentarsi ed ognuno parlava spesso dell'altro con i propri amici e conoscenti.

Discutendo di questa situazione, un personaggio originalissimo, che si rendeva utile in paese facendo piccole commissioni e noto anche per altre frasi storiche, pronunciò l'espressione "È 'NTRATE LA CRONE DI L'AFFETTE TRA TUTT'E DUE LE GAMBE ". Naturalmente l'ultima parte della frase avrebbe dovuto essere "da ambedue le parti". In questo modo, la corretta proposizione in italiano sarebbe diventata: "È entrato il maledetto affetto da ambedue le parti e non riescono ancora a lasciarsi."

Nella sua bontà ed ingenuità, il personaggio in questione non si rese conto del motivo dell'ilarità che la sua frase aveva provocato e concluse il discorso con un "E FRÈCHETE!" (e frégati!).
GNA' DICETTE CULLE...