'NCIANGHE, 'NCIANGHE E 'NCIANGHE! PIGLIVE NU PUALE E I LU MINIVE

Il personaggio che pronunciò questa frase pare che avesse una maniera tutta sua di risolvere le questioni inerenti all'alimentazione dei maiali.

Fino agli anni sessanta in molte famiglie del nostro paese l'allevamento del maiale rappresentava un vero e proprio investimento.

Spesso però il suino si ammalava e questa era considerata una disgrazia.

Le malattie del maiale erano principalmente due: "Lu Mmale Rossine" (Il Mal Rossino) e "La Fircelle" (intraducibile).
Il "Mal Rossino" (lo dice il nome stesso) era una malattia che si manifestava con chiazze rosse sulla pelle dell'animale e che lo portava ben presto al deperimento fino a provocarne la morte.

"La Fircelle" era invece un male che probabilmente colpiva l'animale nei centri nervosi costringendolo a girare continuamente in tondo. In questo modo la bestia, oltre a non riuscire a mangiare, perdeva rapidamente peso per il continuo muoversi. Infatti, con la frase "Pare nu puorche nchi la Fircelle" (sembra un maiale con la Fircelle), ci si riferiva ai bambini particolarmente turbolenti e che non stavano mai fermi.

Nel nostro caso non si sa se il maiale in questione avesse il Mal Rossino o La Fircelle, sta di fatto che la persona che l'accudiva non potendone più di vedere l'animale cincischiare con il pastone invece di mangiarlo, decise che la soluzione migliore era quella di prenderlo a bastonate. L'ameno personaggio, simulando il rumore del masticare poco convinto del maiale, terminò la narrazione della vicenda con la frase: - 'Ncianche, 'ncianche e 'ncianche! Piglive nu puale e i lu minive! Quanna vidive ca lu puorche nin puteve caminiè chiù, dicive: ah! Lu sò fatte! Sò sgriniete lu puorche! - ('Ncianche, 'ncianche e 'ncianche! Presi un palo e glielo tirai. Quando vidi che il maiale non poteva camminare più dissi: ah! L'ho fatto! Ho rotto i reni al maiale!).

Non ci è dato sapere come la povera bestia sia poi finita ma il protagonista di questa storia non si era reso neanche conto che il suo rimedio era sicuramente peggiore del male.
 
GNA' DICETTE CULLE...